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Non smettete mai di protestare; non smettete mai di dissentire, di porvi domande, di mettere in discussione l’autorità, i luoghi comuni, i dogmi. Non esiste la verità assoluta. Non smettete di pensare. Siate voci fuori dal coro. Un uomo che non dissente è un seme che non crescerà mai.

(Bertrand Russell)

02/05/16

ARDEA (Roma) - "La sicurezza non abita a Tor San Lorenzo"


......... Diamoci da fare, non sembra abbia trovato casa, anzi .......................................

 

Criminalità, degrado, incuria: grido d'allarme delle associazioni del territorio

8 novembre 2015


La sicurezza non abita a Tor San Lorenzo


Un grido d’allarme con decine di destinatari, dal Capo dello Stato Sergio Mattarella al comandante della polizia locale. Passando per ministeri (in particolare l’Interno), commissioni parlamentari (in primis l’Antimafia) istituzioni (regione Lazio su tutti). È quello che arriva dall’associazione Nuova California 2004, che rappresenta tanti cittadini  del litorale a sud di Roma e che lamenta “disperazione, senso di abbandono e paura. Sono questi i sentimenti che provano gran parte dei cittadini di Tor San Lorenzo, una frazione del Comune di Ardea”. Problemi che tornano a sollevare dopo una precedente lettera rimasta inascoltata per disegnare un quadro preoccupante: “Il nostro paese versa in condizioni pietose. Furti all’ordine del giorno anche nelle ore diurne oramai in abitazioni e negozi come se fosse diventato tutto normale. Negli ultimi mesi, in pieno giorno, sono stati svaligiati due note catene di alimentari, mentre di notte abbiamo assistito inermi al tentativo di furto all’ufficio postale, sventato dall’eroico gesto di un agente fuori dal suo turno di lavoro. E ancora, in serata incidenti clamorosi che potevano causare vittime, stragi sfiorate, furti nelle scuole”.
Il problema sicurezza che viene sollevato riguarda non soltanto la criminalità, ma anche lo stato della rete stradale e gli incidenti,  purtroppo anche mortali, dovuti alla velocità. “Il degrado porta degrado e noi stiamo facendo di tutto per tenerci questo paese. Da soli però non ce la facciamo. Un flusso di rom incontrastato nella zona critica de Le Salzare, spaccio, prostituzione anche in pieno giorno all’interno dei consorzi con scene di sesso in pubblico cui dobbiamo assistere inermi”. E ancora: “Non solo, molte vie del nostro territorio sono invase da discariche abusive, rifiuti a cielo aperto. Noi vorremmo vivere in un paese a misura di cittadino. Vorremmo lottare per riprenderci la nostra comunità. Tornando poi al discorso sicurezza, dobbiamo constatare che la presenza delle forze dell’ordine, Carabinieri e Polizia Locale, è insufficiente se paragonata ai fatti criminosi. Lo è anche in luce del numero di abitanti di Ardea tutta, sopra le 50 mila unità”. Come spesso avviene da parte di cittadini attenti alla cosa pubblica, non ci si limita a lamentare le condizioni di un territorio ma ad avanzare proposte. Come quella, appunto, di istituire un commissariato di polizia su Ardea e Pomezia. Perché in questa zona c’è paura anche e soprattutto per veri e propri episodi mafiosi. “Nell’ultimo anno, solo a Tor San Lorenzo, si sono verificati decine di furti nelle abitazioni, in alcuni casi anche con gli inquilini presenti o addormentati. Negozi dati alle fiamme, bar svaligiati con scasso o addirittura sfondati con furgoni e poi derubati, anche in prossimità di via dei Tassi ove si trova il comando dei Carabinieri di Tor San Lorenzo. Non possiamo, inoltre, non parlare dei ripetuti attentati incendiari ai danni di uffici, vetture di giornalisti, politici e cittadini di Ardea. Atti che significano qualcosa, atti che ci fanno paura. In tutto questo cosa fa la politica locale? Poco o nulla. Consigli comunali mai svolti per mancanza di numero legale o sciolti in corso d’opera per gli stessi motivi. Tutto ciò ci appare come un ulteriore segnale di scarso interesse da parte loro per la collettività e per noi che viviamo il territorio”. Il 7 marzo scorso si tenne sul territorio una manifestazione, che davanti al protrarsi delle stesse problematiche potrebbe ora ripetersi, scrive il presidente dell’associazione Nuova California 2004, Piero D’angeli. Intanto chiedono un incontro a tutte le istituzioni cui hanno lanciato il loro appello. Il loro desiderio, quanto meno di un confronto, verrà esaudito?

8 novembre 2015
fonte: http://www.ilgiornaleditalia.org 

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