Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità . Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001. L'autore non è responsabile per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ad ogni post. Verranno cancellati i commenti ritenuti offensivi o lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di terzi, di genere spam, razzisti o che contengano dati personali non conformi al rispetto delle norme sulla Privacy. Alcuni testi o immagini inserite in questo blog sono tratte da internet e, pertanto, considerate di pubblico dominio; qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d'autore, vogliate comunicarlo via email all'indirizzo edomed94@gmail.com Saranno immediatamente rimossi. L'autore del blog non è responsabile dei siti collegati tramite link né del loro contenuto che può essere soggetto a variazioni nel tempo.


Non smettete mai di protestare; non smettete mai di dissentire, di porvi domande, di mettere in discussione l’autorità, i luoghi comuni, i dogmi. Non esiste la verità assoluta. Non smettete di pensare. Siate voci fuori dal coro. Un uomo che non dissente è un seme che non crescerà mai.

(Bertrand Russell)

05/01/16

ULTIMO NATALE IN AFRICA: “TORNANDO A CASA” ED IL MARINAIO PIEMONTESE DIMENTICATO.




Riceviamo e pubblichiamo un interessante post che narra la storia del recupero di un nostro coraggioso soldato caduto in guerra nel 1940, il sottocapo silurista Carlo Acefalo, lo riportiamo con i ringraziamenti all’autore e con un motto che deve valere sia per i vivi che per i morti “Nessuno resti indietro!”


Il regista italo-argentino Ricardo Preve ha un obbiettivo: riportare in Italia la salma del Sottocapo Silurista Carlo Acefalo, membro del equipaggio del sommergibile italiano “Macalle”, affondato presso l’isolotto di Barra Musa Khebir nel Mar Rosso nel Giugno 1940.
Dei 45 a bordo del “Macalle” si salvarono tutti tranne uno: Acefalo era un giovane (24 anni) marinaio nato a Monastero Vasco (CN), orfano di guerra (suo padre, un “trovatello” come si diceva al epoca ai bambini abbandonati alla nascita, era morto nel 1917 sotto le armi quando Acefalo aveva 1 anno) che non era sopravvissuto alla settimana passata su Barra Musa Khebir senza acqua o cibo, sottoposti a temperature di oltre 50 gradi, dopo l’ affondamento del sommergibile.

In vano gli sforzi di tre membri del equipaggio che remarono 280 chilometri sino a dare l’allarme ad un avamposto italiano in Eritrea: quando il sommergibile “Guglielmotti” arrivo’ a Barra Musa Khebir, Acefalo era già stato seppellito dai compagni sotto pochi centimetri di sabbia.
Poi niente: per 75 anni il suo corpo rimase dimenticato. Neanche un appello dei compagni superstiti sul programma “Portobello” di Enzo Tortora riuscì a scuotere la burocrazia italiana per darsi da fare e riportarlo a casa.

Ma forse adesso la cosa e’ cambiata: Preve ha localizzato la tomba di Acefalo nel corso di una spedizione di ricerca l’anno scorso a Barra Musa Khebir, e per il 2016 si prevede che finalmente, con l’appoggio dei Ministeri della Difesa e degli Affari Esteri, e con il permesso delle autorità sudanesi, si proceda al recupero della salma nel anno del centenario della nascita di Acefalo.
Rimangono ancora tanti ostacoli da superare ma si spera che l’anno entrante porti finalmente onore ed un meritato riposo ad un giovane marinaio italiano, caduto nel servizio della patria. 

5 gennaio 2016
fonte: http://www.geopoliticalcenter.com

Nessun commento:

Posta un commento