Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità . Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001. L'autore non è responsabile per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ad ogni post. Verranno cancellati i commenti ritenuti offensivi o lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di terzi, di genere spam, razzisti o che contengano dati personali non conformi al rispetto delle norme sulla Privacy. Alcuni testi o immagini inserite in questo blog sono tratte da internet e, pertanto, considerate di pubblico dominio; qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d'autore, vogliate comunicarlo via email all'indirizzo edomed94@gmail.com Saranno immediatamente rimossi. L'autore del blog non è responsabile dei siti collegati tramite link né del loro contenuto che può essere soggetto a variazioni nel tempo.


Non smettete mai di protestare; non smettete mai di dissentire, di porvi domande, di mettere in discussione l’autorità, i luoghi comuni, i dogmi. Non esiste la verità assoluta. Non smettete di pensare. Siate voci fuori dal coro. Un uomo che non dissente è un seme che non crescerà mai.

(Bertrand Russell)

17/01/16

L’islamizzazione della Germania 2015


 


In Germania, la popolazione musulmana è aumentata a dismisura superando nel 2015 gli 850.000 individui e spingendo per la prima volta il numero complessivo dei musulmani presenti nel paese a circa 6 milioni. Degli 800.000 migranti e profughi che sono arrivati in Germania nel 2015, almeno l'80 per cento (ossia 800.000) è musulmano, secondo una recente stima fornita dal Consiglio centrale dei musulmani in Germania (Zentralrat der Muslime in Deutschland, ZMD), un gruppo musulmano di copertura, con sede a Colonia. Oltre ai nuovi arrivati, il tasso di incremento naturale della popolazione della comunità musulmana che già vive in Germania è quasi dell'1,6 per cento all'anno (ossia 77.000), secondo i dati estrapolati da un recente studio del Pew Research Center sulla crescita della popolazione musulmana in Europa. In base alle proiezioni del Pew, la popolazione musulmana della Germania ha toccato quota 5.068.000 entro la fine del 2014. Gli 800.000 migranti musulmani arrivati nel paese nel 2015, unitamente all'incremento naturale di 77.000, indicano che entro la fine del 2015 la popolazione musulmana della Germania passi da 877.000 persone a 5.945.000. Questo farebbe sì che la Germania sia il paese dell'Europa Occidentale con la più numerosa popolazione musulmana. La migrazione di massa musulmana sta accelerando l'avanzata dell'Islam in Germania. Inoltre, essa è responsabile di una serie di disordini sociali – causati ad esempio dagli stupri epidemici e da una crisi della salute pubblica – di una corsa dei cittadini tedeschi all'acquisto di armi per difesa personale. Quanto segue è un riepilogo in ordine cronologico di alcuni dei fatti fondamentali del 2015.
GENNAIO 2015
8 gennaio. Un sondaggio pubblicato dalla Bertelsmann Foundation ha rilevato che a causa della crescente popolazione musulmana, il 57 per cento dei tedeschi ritiene che l'Islam stia minacciando la società tedesca; il 61 per cento pensa che l'Islam non si adatti alla società occidentale; e il 40 per cento si sente "straniero nel proprio paese".
9 gennaio. La rivista Der Spiegel ha riportato che l'Ufficio federale della polizia criminale (Bundeskriminalamt, BKA) ha varato un piano di emergenza a livello nazionale nel tentativo di impedire ai terroristi islamici di colpire in Germania. Secondo il settimanale tedesco, è stato ordinato alle agenzie di sicurezza statali e federali di individuare i luoghi in cui si trovano fino a 250 islamisti tedeschi e altre "persone rilevanti" la cui identità è conosciuta dalle autorità dell'antiterrorismo. Der Spiegel ha inoltre riportato che il BKA ha le prove "che le grandi città europee potrebbero essere attaccate in qualsiasi momento".
11 gennaio. La redazione dell'Hamburger Morgenpost è stato oggetto di un attentato dinamitardo, dopo che il quotidiano aveva ripubblicato in copertina alcune vignette del giornale satirico francese Charlie Hebdo, in segno di solidarietà contro l'attacco terroristico subito da quest'ultimo e in difesa della libertà di parola.
11 gennaio. In un'intervista al quotidiano Bild am Sonntag, il ministro degli Interni tedesco Thomas de Maizière ha confermato che l'intelligence tedesca sta monitorando "circa 260 individui" che potrebbero colpire in ogni momento. Egli ha detto: "Abbiamo circa 260 individui pericolosi (Gefährder). Abbiamo anche circa 550 persone che si sono recate in zone di guerra in Siria e in Iraq. Di queste, tra le 150 e le 180 sono tornate in Germania, e 30 di esse sono fondamentalisti agguerriti. Essi rappresentano una grave minaccia per la nostra sicurezza. Sono molto preoccupato per i perpetratori ben preparati come quelli entrati in azione a Parigi, Bruxelles, in Australia e in Canada. Questa è una situazione grave." Secondo il Bild, per monitorare con successo 24 ore su 24 solo un jihadista tedesco, sono necessari almeno 60 agenti di polizia. Il quotidiano ha messo in dubbio il fatto che la Germania disponga di personale di sicurezza sufficiente per controllare i potenziali terroristi. De Maizière ha ammesso: "Finora siamo stati fortunati. Purtroppo, non può andare sempre così".
12 gennaio. Più di 25.000 persone sono arrivare nella città tedesca di Dresda per l'incontro settimanale di un fiorente movimento popolare noto come Pegida – acronimo che sta per "Patrioti europei contro l'islamizzazione dell'Occidente". In quella che è stata la manifestazione che ha registrato la maggiore affluenza, i manifestanti indossavano fasce nere al braccio in segno di lutto e hanno osservato un minuto di silenzio per "le vittime del terrorismo a Parigi". Sulla sua pagina Facebook, Pegida ha scritto che l'attentato a Charlie Hebdo ha confermato le sue peggiori paure. E ha detto: "Gli islamisti dai quali Pegida mette in guardia da 12 settimane hanno mostrato alla Francia di essere incapaci di democrazia e di ricorrere piuttosto alla violenza e alla morte come risposta! I nostri politici ci vogliono far credere l'esatto opposto. Una tragedia del genere deve accadere innanzitutto qui in Germania???"
12 gennaio. La cancelliera Angela Merkel ha criticato Pegida dicendo che l'Islam "appartiene alla Germania".
12 gennaio. Un profugo eritreo 20enne richiedente asilo, Khaled Idris Bahray, musulmano, è stato accoltellato a morte a Dresda. I media europei si sono affrettati a incolpare Pegida per istigazione all'omicidio. Il londinese Guardian ha riportato che l'uccisione "rivela le tensioni razziali" e i "sentimenti contrari all'immigrazione" esistenti in Germania. Il 22 gennaio, però, i pubblici ministeri tedeschi hanno detto che il 26enne compagno di stanza della vittima aveva confessato l'omicidio.
14 gennaio. Il governo tedesco ha approvato un piano per confiscare le carte d'identità nazionali di famosi islamisti, rendendo più difficile per loro la possibilità di lasciare il paese per unirsi all'Isis.
15 gennaio. La polizia della Bassa Sassonia ha arrestato un jihadista con passaporto tedesco e libanese, identificato come Ayub B., e accusato di partecipare al jihad in Siria. Lo stesso giorno, la polizia di Pforzheim ha fatto irruzione negli appartamenti di due salafiti di origine balcanica.
16 gennaio. Oltre 250 poliziotti hanno perquisito 11 appartamenti di Berlino, arrestando cinque islamisti turchi, tra cui un turco di 41 anni identificato come Ismet D., che si fa chiamare "l'emiro di Berlino".
20 gennaio, più di 200 agenti della polizia hanno fatto irruzione in 13 immobili collegati agli islamisti a Berlino e nei land orientali di Brandeburgo e della Turingia.
21 gennaio. Il fondatore e leader di Pegida, Lutz Bachmann, si è all'improvviso dimesso dopo la pubblicazione sui media tedeschi di una sua foto con tanto di baffi e taglio di capelli alla Hitler. Nei post su Facebook, egli definisce i richiedenti asilo politico "spazzatura" e "sporcizia". I detrattori di Pegida hanno detto che la foto, scattata almeno due anni prima che il gruppo venisse alla ribalta, dimostra che il movimento è fondamentalmente razzista. Bachmann ha ribadito che la foto era un atto di satira.
21 gennaio. La diocesi cattolica di Münster ha vietato a Paul Spätling, un prete cattolico, di predicare dopo aver parlato a un raduno organizzato da Pegida a Duisburg. Il sacerdote ha detto a una folla di 500 persone: "L'Europa è in guerra con l'Islam da 1.400 anni. È incredibile che la cancelliera Angela Merkel abbia dichiarato che 'l'Islam appartiene alla Germania'". Stephan Kronenburg, portavoce della diocesi, ha chiosato: "Con le sue dichiarazioni che suscitano ostilità contro l'Islam, noi riteniamo che ciò sia pericoloso".
25 gennaio. Il primo ministro del land della Sassonia, Stanislaw Tillich, non condivide la dichiarazione della Merkel che "l'Islam appartiene alla Germania". Egli ha detto: "I musulmani sono i benvenuti in Germania e possono professare la loro religione. Ma questo non significa che l'Islam faccia parte della Sassonia". La capitale della Sassonia è Dresda, sede del movimento Pegida.
29 gennaio. Il comitato organizzativo del Carnevale di Colonia ha rinunciato al progetto di costruire un carro dedicato a Charlie Hebdo. La cancellazione è stata dovuta ai timori che esso potesse rappresentare una minaccia alla sicurezza. Il carro avrebbe dovuto sfilare il 16 febbraio, in segno di solidarietà con la Francia e Charlie Hebdo. Il progetto, scelto dal pubblico in un sondaggio online, mostrava un vignettista che infila una matita nella canna della pistola brandita da un terrorista. Sempre a gennaio, la catena di supermercati tedesca, Aldi, ha ritirato dagli scaffali una marca di sapone liquido dopo le denunce che la sua confezione offendesse i musulmani. Aldi ha detto che quanto raffigurato sulla confezione del sapone liquido "Ombia 1001 Notte" – sulla quale era ritratta una moschea con tanto di cupola e minareti, insieme a una lanterna e un rosario – intendeva evocare una scena del Medio Oriente. I clienti musulmani si erano lamentati sulla pagina Facebook di Aldi postando vari commenti. "Quando ho visto nei vostri scaffali il sapone liquido Ombia, sono rimasto un po' sbalordito perché sulla confezione del prodotto era raffigurata una moschea", ha scritto un cliente. "La moschea con la sua cupola e i minareti è un simbolo che per i musulmani rappresenta la dignità e il rispetto. Ecco perché non trovo opportuno rappresentare questa immagine significativa su un oggetto di uso quotidiano".
FEBBRAIO 2015
8 febbraio. Il quotidiano Die Welt ha rivelato che la magistratura tedesca ha indagato 83 jihadisti tedeschi per crimini di guerra e atrocità commessi in nome dello Stato islamico. 12 febbraio. L'Hamburger Morgenpost ha riportato che importanti personalità politiche del land della Sassonia e della città di Dresda hanno usato in segreto più di 100.000 euro (115.000 dollari) provenienti dalle tasse dei contribuenti per finanziare una manifestazione anti-Pegida organizzata a Dresda il 10 gennaio. Lo scopo di questa manifestazione di protesta, alla quale hanno partecipato più di 35.000 persone, era quello di ritrarre i sostenitori di Pegida come "intolleranti" e "faziosi", diversamente dalla maggioranza degli abitanti di Dresda considerati "cosmopoliti" e "impegnati a difendere i valori dalla tolleranza".
15 febbraio. La città di Braunschweig ha annullato una sfilata di carnevale a causa della "specifica minaccia di un attacco islamista".
26 febbraio. Il presidente del Consiglio centrale degli ebrei, Josef Schuster, ha avvisato gli uomini ebrei di non indossare la kippah nei quartieri musulmani di Berlino. "Si tratta di uno sviluppo che non mi sarei aspettato cinque anni fa", egli ha detto. "È certamente spaventoso."
MARZO 2015
6 marzo. La polizia di Brema ha avvertito che gli islamisti stavano pianificando un attacco alla cattedrale della città e a una sinagoga. Due persone sospette sono state arrestate dopo un blitz della polizia in una moschea locale.
7 marzo. Sheik Abu Bilal Ismail, un imam danese che ha invocato la morte per gli ebrei durante un sermone nella moschea Al-Nur di Berlino, è stato riconosciuto colpevole di istigazione all'odio e condannato a pagare una multa di 9.600 euro (10.300 dollari). "O Allah," aveva detto Ismail, "distruggi gli ebrei sionisti. Non sono una sfida per te. Contali e uccidili uno ad uno fino all'ultimo. Non risparmiarne uno solo. O Signore, reca loro tormento". In seguito, l'imam ha detto che quelle parole erano state estrapolate dal contesto.
12 marzo. Un tribunale di Berlino ha multato il padre e due zii di Nasser El-Ahmed, un musulmano libanese di 18 anni, per aver tentato di costringerlo a sposare una donna nonostante lui fosse apertamente omosessuale. Il giovane ha detto che il padre lo aveva minacciato di tagliargli la gola e uno zio lo aveva cosparso di benzina perché rifiutavano che fosse gay. Gli osservatori hanno asserito che questo episodio mostra che anche gli uomini possono essere vittime di matrimoni forzati.
14 marzo. Gli hooligans, i salafiti, Pegida e i contromanifestanti di estrema sinistra hanno sfilato per le strade di Wuppertal. È la prima volta che tutti i gruppi organizzino eventi simultanei. Sono stati dispiegati migliaia di poliziotti per mantenere la calma.
26 marzo. Il ministro degli Interni Thomas de Maizière ha messo al bando il gruppo salafita Tauhid perché accusato di reclutare jihadisti da inviare a combattere in Siria e in Iraq.
APRILE 2015
8 aprile. Il capo della polizia federale Dieter Romann ha rivelato che nel 2014 più di 57.000 persone avevano cercato di entrare illegalmente nel paese, il 75 per cento in più rispetto al 2013. Inoltre, la polizia ha arrestato 27.000 persone che erano riuscite a entrare in Germania e a rimanervi illegalmente, un 40 per cento in più rispetto all'anno prima. La maggior parte degli immigrati clandestini arriva dalla Siria, dall'Eritrea, dalla Serbia, dalla Somalia, dal Kosovo e dall'Afghanistan.
13 aprile. Il politico olandese Geert Wilders è intervenuto a una manifestazione organizzata a Dresda dal movimento tedesco contrario all'islamizzazione, noto come Pegida. Wilders ha detto: "Non c'è nulla di male a essere orgogliosi patrioti tedeschi. Non c'è niente di male a volere che la Germania resti libera e democratica. Non c'è nulla di male a preservare la nostra civiltà giudaico-cristiana. Questo è un nostro dovere".
22 aprile. La Konrad Adenauer Foundation, un think tank di Berlino, ha annunciato il lancio del "Muslimisches Forum Deutschland". Il nuovo forum mira a promuovere le voci dei musulmani liberali per controbilanciare l'influenza dei gruppi musulmani estremisti in Germania. Sempre ad aprile, Dennis Cuspert, il rapper tedesco diventato jihadista, è apparso in un video di propaganda dell'Isis rappando le seguenti parole: "[Mi rivolgo] Ai nemici di Allah. Dove sono le vostre truppe? Non possiamo più aspettare. O Allah, distruggili! Concedici la vittoria su di loro. Portaci via. Rendici degni di onore. Prendi il nostro sangue. Fisabilillah [Chi combatte per la causa di Allah]. " Vogliamo il vostro sangue. Ha un sapore così meraviglioso. (...) In Germania, le cellule dormienti sono in agguato. I fratelli stanno operando. Terrorizzando i kafir [miscredenti]".
MAGGIO 2015
1 maggio. La polizia di Oberursel, un sobborgo di Francoforte, ha annullato una gara ciclistica con più di 5.000 partecipanti, a causa di timori che i terroristi islamici stessero pianificando di attaccare l'evento.
20 maggio. Il ministro degli Interni Thomas de Maizière ha parlato a una conferenza a Berlino dal titolo "La vita ebraica in Germania: È a rischio?" e ha detto che nel 2014 i crimini di odio antisemita sono aumentati del 25 per cento e che gran parte di questo aumento era dovuto ad attacchi perpetrati da immigrati musulmani.
23 maggio. L'esercito tedesco ha annunciato di aver reclutato il primo imam per i 1.600 musulmani in uniforme.
GIUGNO 2015
3 giugno. Più di 90 agenti di polizia sono stati dispiegati per sedare una rissa scoppiata tra 70 membri di due clan rivali di immigrati in un parco pubblico di Moabit, un quartiere difficile di Berlino. La rissa è iniziata quando due donne hanno litigato per un uomo, ed è diventata violenta dopo l'intervento di sempre più membri delle loro famiglie. Due agenti di polizia sono rimasti gravemente feriti.
5 giugno. un somalo di 30 anni richiedente asilo chiamato "Ali S" è stato condannato a quattro anni e nove mesi di carcere per aver tentato di stuprare una 20enne di Monaco. Ali aveva già scontato una condanna a sette anni per violenza sessuale, e cinque mesi dopo il suo rilascio aveva colpito ancora. Nel tentativo di proteggere l'identità di Ali S., un quotidiano di Monaco ha fatto riferimento a lui chiamandolo con il nome più politicamente corretto di "Joseph T".
8 giugno. Sono stati impiegati oltre 50 poliziotti per sedare una rissa scoppiata a un ricevimento nuziale di immigrati bosniaci, nel quartiere di Tempelhof a Berlino. Il tutto è cominciato quando due invitati hanno iniziato a prendersi a pugni a causa di un diverbio verbale. In pochi istanti, decine e decine di altre persone si sono unite alla zuffa. Ma non appena è arrivata la polizia i clan rivali hanno smesso di darsele di santa ragione e hanno aggredito i poliziotti. Uno degli invitati ha colpito un agente alla testa con una sedia, ferendolo gravemente. Altri poliziotti sono stati aggrediti con bottiglie, mentre altri ancora sono stati insultati e fatti oggetto di sputi.
10 giugno. A una 26enne musulmana, Betül Ulusoy, è stato consentito di iniziare un tirocinio come praticante avvocato in municipio. Inizialmente, le autorità locali avevano respinto la sua domanda perché la donna voleva indossare il velo islamico. La "legge di neutralità" (Neutralitätsgesetz) di Berlino stabilisce che a chi lavora nell'amministrazione pubblica è vietato mostrare simboli religiosi. Ma i funzionari pubblici hanno fatto un'eccezione per la Ulusoy, pare per evitare di essere accusati di islamofobia.
24 giugno. In un'intervista al quotidiano Rheinische Post, il ministro degli Interni Thomas de Maizière ha dichiarato che il numero dei jihadisti tedeschi che combattono in Siria è salito a circa 700. "Il numero non è mai stato così elevato com'è ora", egli ha asserito. Sono circa 330 gli islamisti violenti che in Germania sono "disposti a commettere reati di matrice politica di notevole importanza". Egli ha detto che sono in corso oltre 500 operazioni antiterrorismo che coinvolgono 800 islamisti.
26 giugno. Gli amministratori del Wilhelm-Diess-Gymnasium, un istituto di Pocking, hanno avvertito i genitori di non lasciare indossare alle loro figlie abiti succinti, per evitare "malintesi" con i 200 profughi musulmani ospitati in alloggi di emergenza, in un edificio nei pressi della scuola. La lettera diceva: "I cittadini siriani sono prevalentemente musulmani e parlano arabo. I profughi hanno la loro cultura. Poiché la nostra scuola è proprio accanto al luogo in cui essi si trovano, si dovrebbero indossare abiti modesti in modo da evitare disaccordi. Camicette o bluse succinte, pantaloncini corti o minigonne potrebbero causare malintesi".
29 giugno. Un'orda di immigrati libanesi ha attaccato due poliziotti che stavano cercando di arrestare due uomini che fumavano cannabis per strada. Nel giro di pochi minuti, gli agenti sono stati circondati da oltre un centinaio di uomini che tentavano di impedire l'arresto. Per salvare i due agenti, si è reso necessario l'intervento di dieci volanti e l'invio di rinforzi di polizia. Sempre a giugno, è scoppiato un dibattito riguardo alla possibilità che gli studenti musulmani siano esentati dalle visite obbligatorie agli ex campi di concentramento previste dai programmi educativi sull'Olocausto. La disputa è incentrata su una proposta che implicherebbe che gli studenti di tutte le scuole secondarie del land meridionale della Baviera si rechino nei luoghi dell'Olocausto, come contemplato dai programmi scolastici. La proposta è stata osteggiata dall'Unione cristiano-sociale (Csu), che ha asserito che "molti bambini appartenenti a famiglie musulmane (...) non hanno alcun legame con il nostro passato e avranno bisogno di molto più tempo prima di poter identificarsi con la nostra storia. Dobbiamo prestare attenzione a come affrontare tale questione con questi bimbi".
LUGLIO 2015
17 luglio. Per la prima volta in Germania, l'emittente radiotelevisiva pubblica della Baviera (Bayerischer Rundfunk) ha trasmesso le preghiere musulmane che segnano l'inizio della festa dell'Eid el-Fitr e la fine del mese di digiuno del Ramadan.
20 luglio. La Germania ha ufficialmente aperto a Francoforte la prima banca islamica, la Kuveyt Turk Bank, di proprietà turca, istituita secondo le leggi della Sharia. Il direttore dell'istituto bancario, Kemal Ozan, ha detto: "Le nostre ricerche di mercato hanno dimostrato che il 21 per cento dei musulmani presenti in questo paese vedrebbe una banca islamica come la loro banca di famiglia".
24 luglio. A Gelsenkirchen, una città del Nord Reno-Westfalia, due poliziotti sono stati aggrediti da una folla di immigrati libanesi dopo che avevano cercato di fermare un automobilista che correva a un semaforo. L'uomo è sceso dall'auto e ha tentato di fuggire a piedi. Quando la polizia lo ha raggiunto, più i 50 persone sono comparse dal nulla per impedire il suo arresto. Un 15enne ha aggredito un agente e ha iniziato a strangolarlo, facendogli perdere i sensi. Si è reso necessario l'invio di ingenti forze di polizia e di un grosso quantitativo di spray al peperoncino per riportare la situazione sotto controllo.
25 luglio. Un rapporto confidenziale che è trapelato sulle pagine del quotidiano tedesco Rheinischen Post ha rivelato che, nel 2014, 38.000 richiedenti asilo in Germania sono stati accusati di aver commesso reati nel paese. Gli analisti credono che questa cifra – più di 100 reati al giorno – sia solo la punta di un iceberg, perché molti crimini non vengono perseguiti né denunciati.
25 luglio. Il settimanale Der Spiegel ha riportato che una spirale di crimini violenti perpetrati da immigrati provenienti dal Medio Oriente e dai Balcani sta trasformando i quartieri di Duisburg, un'importante città industriale tedesca, in "zone franche". Tali aree, secondo un rapporto confidenziale che è trapelato, sono di fatto diventate delle "no-go zones".
25 luglio. In un'intervista al settimanale tedesco Focus, il capo del sindacato di polizia del Nord Reno-Westfalia, Arnold Plickert, ha messo in guardia dalla comparsa di "no-go zones" nelle città di Colonia, Dortmund, Duisburg ed Essen. "Diversi gruppi rock rivali e clan rivali libanesi, turchi, rumeni e bulgari sono in lotta per la supremazia delle strade", egli ha detto. "Hanno le loro regole e qui la polizia non può parlare."
AGOSTO 2015
3 agosto. Un documento riservato che è trapelato sulle pagine del quotidiano tedesco Bild ha rivelato che l'Autorità responsabile dei trasporti pubblici di Amburgo (Hamburger Verkehrsverbund, HVV) ha ordinato ai controllori di "chiudere un occhio" ogni volta che si imbattono in migranti che utilizzano i trasporti pubblici senza biglietto. La decisione mira a proteggere l'HVV dalla "cattiva pubblicità".
6 agosto. La polizia ha rivelato che una 13enne musulmana era stata violentata da un altro richiedente asilo in una struttura di Detmold, una città situata nella parte centro-occidentale della Germania. La ragazzina e la madre avevano abbandonato il loro paese di origine per sfuggire a una cultura di violenza sessuale; e a quanto pare, lo stupratore era un loro connazionale.
18 agosto. Una coalizione composta da quattro organizzazioni di assistenza sociale e di gruppi per i diritti delle donne ha inviato una lettera di due pagine ai leader dei partiti politici del parlamento regionale dell'Assia, uno stato federato della Germania centro-occidentale, informandoli di come la situazione delle donne e dei minori sia peggiorata all'interno dei centri di accoglienza. La lettera diceva: "Il fatto di fornire alloggio in grandi tende, la mancanza di servizi igienici separati maschili e femminili, di locali in cui non ci si può chiudere a chiave, la mancanza di rifugi sicuri per le donne e le ragazze – tanto per citare solo alcuni fattori spaziali – aumenta la vulnerabilità delle donne e dei minori dentro queste strutture. Questa situazione gioca a favore di quegli uomini che assegnano alle donne un ruolo subordinato e trattano le donne che viaggiano sole come se fossero 'selvaggina'. "Di conseguenza, si verificano numerosi stupri e molestie sessuali. Stiamo ricevendo sempre più segnalazioni di casi di prostituzione coatta. Va sottolineato che questi non sono episodi isolati. "Le donne e le ragazzine raccontano di essere state violentate o molestate sessualmente. Pertanto, molte donne dormono vestite. E raccontano anche di non usare i servizi igienici di notte, per paura di essere stuprate o derubate. Anche di giorno, attraversare l'accampamento è una situazione terribile per molte donne".
19 agosto. Almeno una ventina di migranti siriani ospiti di un sovraffollato rifugio per profughi, nella città di Suhl, nella parte orientale del paese, ha cercato di linciare un migrante afgano dopo che l'uomo aveva strappato e gettato in un water le pagine di un Corano. Sono intervenuti più di cento agenti di polizia che sono stati aggrediti e colpiti da pietre e blocchi di cemento. Diciassette persone sono rimaste ferite, tra cui 11 profughi e 6 poliziotti. L'afgano è ora sotto protezione della polizia. Il presidente dello Stato della Turingia, Bodo Ramelow, ha detto che per evitare una violenza simile in futuro, i musulmani di diversa nazionalità devono essere separati.
21 agosto. La Germania sospende il cosiddetto Regolamento di Dublino – in base al quale un richiedente asilo nell'Unione Europea può presentare la domanda di asilo nel primo paese dell'UE in cui ha fatto ingresso – per i richiedenti asilo siriani. Questo significa che ai siriani che arrivano in Germania sarà consentito di risiedervi fino a quando la loro domanda di asilo non verrà esaminata. I detrattori sostengono che questa mossa incoraggerà un maggior numero di migranti a raggiungere la Germania. 27 agosto. Aiman Mazyek, a capo del Consiglio centrale dei musulmani in Germania (Zentralrat der Muslime in Deutschland, ZMD, un gruppo musulmano di copertura con sede a Colonia, ha stimato che almeno l'80 per cento dei migranti e profughi che arriveranno in Germania nel 2015 sono musulmani.
30 agosto. Il sociologo tedesco Hans Georg Soeffner ha sottolineato che la Germania sta importando un conflitto religioso: "L'immigrazione reca con sé conflitti – come quelli tra diversi musulmani. Dobbiamo ipotizzare che i conflitti aumenteranno. I profughi che arrivano in Germania si portano dietro dai loro paesi conflitti politici e religiosi – come i conflitti tra sciiti e sunniti o tra musulmani liberali e salafiti. Ormai conosciamo bene i conflitti tra turchi, curdi, aleviti e il resto dei musulmani. Ma in considerazione del numero previsto di nuovi immigrati, i conflitti aumenteranno. E questo è il motivo per cui dobbiamo promuovere i valori tedeschi, ossia la Costituzione. Solo allora i migranti sapranno quali sono le regole qui". Sempre ad agosto, il numero dei richiedenti asilo entrati nel paese in un solo mese ha superato le 100.000 unità per la prima volta in assoluto. La cifra record di 104.460 richiedenti asilo arrivati in questo mese ha fatto salire, nei primi otto mesi del 2015, il numero complessivo a 413.535.
SETTEMBRE 2015
3 settembre. In un'intervista a Die Zeit, il ministro degli Interni Thomas de Maizière ha detto che l'integrazione dei migranti musulmani provenienti dal mondo arabo sarebbe molto più difficile di quella dei musulmani turchi, perché almeno il 20 per cento dei migranti arrivati nel paese quest'anno è analfabeta.
7 settembre. Aiman Mazyek, a capo del Consiglio centrale dei musulmani in Germania, ha detto che la migrazione di massa musulmana modificherebbe in modo significativo la natura dell'Islam in Germania. Finora, l'Islam in Germania è stato prevalentemente quello turco e in futuro diventerà molto più arabo.
8 settembre. Il Frankfurter Allgemeine ha riportato che l'Arabia Saudita è in procinto di finanziare la costruzione di 200 nuove moschee in Germania per accogliere i richiedenti asilo.
17 settembre. In un'intervista al Rheinische Post, Hans-Georg Maassen, direttore del Bundesamt für Verfassungsschutz(BfV), l'agenzia di intelligence interna della Germania, ha detto che i salafiti tedeschi si spacciano per volontari e regalano soldi e abiti nei centri di accoglienza per i rifugiati, in cerca di nuove reclute tra i richiedenti asilo. Altri offrono servizi di traduzione e invitano a casa loro i migranti a bere una tazza di tè. Altri ancora distribuiscono volantini che recano informazioni sulle locali moschee salafite. Maassen ha spiegato: "Molti dei richiedenti asilo hanno un background religioso sunnita. In Germania, c'è un ambiente salafita che considera questo un terreno fertile. Stiamo rilevando che i salafiti si recano nei centri di accoglienza spacciandosi per volontari e aiutanti, cercando volutamente di entrare in contatto con i profughi per invitarli nelle loro moschee e reclutarli alla loro causa".
19 settembre. A Bielefeld, una città del Nord Reno-Westfalia, i salafiti s'infiltrano nei centri di accoglienza della zona portando in dono ai migranti giocattoli, frutta e verdura.
23 settembre. Le autorità comunali di Amburgo hanno presentato un disegno di legge nel parlamento locale (Hamburgische Bürgerschaft) che permetterebbe al comune di sequestrare gli immobili commerciali vacanti (edifici adibiti ad uso ufficio e terreni) e utilizzarli per ospitare i migranti.
25 settembre. Asadullah e Shazia Khan, una coppia di migranti pakistani che vive a Darmstadt, sono finiti sotto processo per "l'omicidio d'onore" di Lareeb, la loro figlia 19enne. Asadullah ha confessato di aver strangolato la ragazza a mani nude perché non approvava il suo fidanzato.
28 settembre. Ad Amburgo, più di 70 richiedenti asilo hanno iniziato uno sciopero della fame nel tentativo di esercitare pressioni sulle autorità locali affinché esse forniscano loro alloggi migliori. "Abbiamo iniziato lo sciopero della fame", ha detto il profugo siriano Awad Arbaakeat. "La città ci ha mentito. Siamo rimasti sconcertati al nostro arrivo lì." I profughi si sono risentiti del fatto di essere stati invitati a dormire in un grande magazzino anziché in appartamenti privati. I funzionari di Amburgo dicono che non ci sono appartamenti liberi in città, la seconda città più grande della Germania. Sempre a settembre, è emerso che centinaia di profughi musulmani si sono convertiti al Cristianesimo, pare nel tentativo di migliorare le loro opportunità di vedersi approvare le richieste d'asilo. Secondo la cultura islamica, chi si converte al Cristianesimo è colpevole di apostasia, un crimine punibile con la morte. I "convertiti" a quanto pare credono che i funzionari dell'immigrazione tedeschi permetteranno loro di rimanere in Germania se riusciranno a convincerli del fatto che verrebbero uccisi se venissero rispediti nei loro paesi d'origine.
OTTOBRE 2015
1 ottobre. A Bad Kreuznach, una famiglia di richiedenti asilo della Siria ha fissato un appuntamento per visitare un immobile di quattro stanze da affittare, ma si è rifiutata di vedere la casa perché l'agente immobiliare era una donna. Secondo quest'ultima: "Uno degli uomini, che parlava un tedesco stentato, ha detto che non era interessato a vedere l'immobile perché sono una donna, sono bionda e guardo gli uomini negli occhi. È disdicevole. La mia agenzia dovrebbe mandare un uomo a mostrare l'abitazione. Uno cerca di aiutarli e ti allontanano, facendoti sentire malaccetta nel tuo stesso paese".
2 ottobre. In un'intervista all'emittente radiofonica Deutschlandfunk, Tania Kambouri, un'agente della polizia tedesca e autrice di un nuovo libro già campione di incassi sul fallimento del muliculturalismo tedesco, attribuisce la responsabilità del deterioramento della situazione della sicurezza in Germania ai migranti che non hanno alcun rispetto per l'ordine pubblico. Ella ha detto: "Da settimane, mesi e anni, noto che i musulmani, per lo più i giovani uomini, non hanno il minimo rispetto per la polizia. Quando pattugliamo le strade, veniamo insultati dai giovani musulmani. Quando ci passano accanto fanno gestacci e lanciano insulti come 'poliziotto di mer..'. Se istituiamo un posto di blocco, le aggressioni aumentano sempre più, e questo accade soprattutto con i migranti. "Vorrei che questi problemi siano riconosciuti e risolti. Se necessario, le leggi devono essere inasprite. È anche molto importante che la magistratura emetta sentenze efficaci. Non è possibile che i criminali che continuano a ingrossare gli archivi della polizia, ci facciano del male fisicamente, ci insultino, ci facciano la qualsiasi cosa, senza alcuna conseguenza. Molti casi vengono chiusi oppure i criminali vengono rilasciati e sottoposti a libertà vigilata o roba simile. Sì, quello che accade oggi nei tribunali è una barzelletta. "La crescente mancanza di rispetto, l'aumento della violenza contro la polizia... Stiamo perdendo il controllo delle strade".
5 ottobre. L'emittente televisiva tedesca ARD ha negato di aver trasmesso "propaganda anti-islamica" dopo che aveva mandato in onda un fotomontaggio di Angela Merkel con il viso incorniciato da un velo islamico. L'immagine è stata mostrata sullo sfondo di un segmento dedicato alle quote per i rifugiati durante una puntata del programma "Report da Berlino", mentre il moderatore Rainald Becker diceva: "Possiamo davvero fare questo? O siamo sopraffatti? Se riuscissimo [a gestire la crisi dei migranti] cosa accadrà ai nostri valori? Come cambierà la vita? Come possiamo reagire se i profughi hanno problemi con l'uguaglianza, i diritti delle donne, la libertà di stampa e la libertà di espressione?" ARD poi ha detto: "Ci dispiace che alcuni spettatori non siano d'accordo, o che addirittura abbiano frainteso, su come la nostra cancelliera sia stata ritratta".
14 ottobre. A Osnabrück, un richiedente asilo della Somalia ha vinto una causa legale intentata all'Agenzia tedesca per le migrazioni e i rifugiati (Bundesamt für Migration und Flüchtlinge, BAMF) perché quest'ultima aveva impiegato troppo tempo per prendere in esame la sua domanda di asilo. Un giudice ha ordinato alla BAMF di prendere una decisione in merito alla domanda entro tre mesi o di erogare un compenso finanziario. 14 ottobre. Il governo federale ha chiesto a Sumte, un piccolo villaggio di 100 anime della Bassa Sassonia di ospitare un migliaio di richiedenti asilo.
14 ottobre. Il presidente dell'Unione dei comuni della Baviera (Bayerische Gemeindetag), Uwe Brandl, ha avvertito che la Germania è sulla buona strada per avere "20 milioni di musulmani entro il 2020", su una popolazione che nel 2014 ha raggiunto gli 81,1 milioni. Egli è arrivato a questa cifra tenendo conto dei ricongiungimenti familiari – sulla base del presupposto che gli individui le cui domande di asilo saranno approvate, in seguito faranno arrivare nel paese in media quattro familiari a testa.
15 ottobre. I funzionari comunali di Amburgo hanno rivelato che nei primi nove mesi del 2015 in città sono arrivati 35.021 profughi. Durante questo stesso periodo, la polizia è stata chiamata più di un migliaio di volte nei centri di accoglienza della città, oltre a essere intervenuta 81 volte per sedare risse di massa, 93 volte per indagare su una serie di aggressioni fisiche e sessuali e 28 volte per evitare che i migranti si suicidassero.
20 ottobre. Otto islamisti sono stati processati a Colonia. Essi erano accusati di aver rubato 19.000 euro (20.500 dollari) dalle cassette delle offerte nelle chiese e nelle scuole per poi inviare il denaro all'Isis. 21 ottobre. Più di 200 sindaci del Nord Reno-Vestfalia hanno firmato una lettera aperta indirizzata alla cancelliera Angela Merkel, asserendo di non essere più in grado di accogliere nuovi migranti.
25 ottobre. I contenuti di un documento del governo che è trapelato sulle pagine di Die Welt hanno rivelato un crescente allarme all'interno delle più alte sfere dell'intelligence tedesca e dell'apparato di sicurezza sulle conseguenze della politica delle "porte aperte" in materia di immigrazione adottata dalla Merkel. Il report avvertiva che "l'integrazione di centinaia di migliaia di migranti illegali sarà impossibile visto il gran numero di persone coinvolte e le società parallele musulmane già esistenti in Germania". E ancora: "Noi stiamo importando l'estremismo islamico, l'antisemitismo arabo, i conflitti nazionali ed etnici di altri popoli, come pure una diversa concezione della società e del diritto. Le agenzie di sicurezza tedesche non riescono ad affrontare questi problemi di sicurezza importati e le conseguenti reazioni da parte della popolazione tedesca". Sempre a ottobre, la Chiesa cristiana evangelica di Rhineland è stata criticata da altri cristiani quando essa ha sconsigliato vivamente ogni tentativo di evangelizzare i migranti musulmani. In un documento, la Chiesa ha argomentato che il brano contenuto nel capitolo 28 del Vangelo di Matteo noto come la Grande Commissione – che dice: "Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo – non significa che i cristiani dovrebbero cercare di convertire gli altri. Secondo il documento: "Una missione strategica per l'Islam o volta a incontrare i musulmani per evangelizzarli minaccia la pace sociale e contraddice lo spirito e il mandato di Gesù Cristo, e pertanto deve essere categoricamente rifiutata".
NOVEMBRE 2015
6 novembre. La rivista Focus ha riportato che le vendite di spray urticante hanno subito un'impennata del 600 per cento da quando la crisi della migrazione in Germania è esplosa nell'agosto 2015. Le forniture del prodotto sono andate completamente esaurite in molte parti del paese e le forniture supplementari non saranno disponibili fino al 2016. Secondo il magazine, "i produttori e i distributori affermano che l'enorme afflusso di stranieri nelle ultime settimane evidentemente ha spaventato molte persone".
7 novembre. Jürgen Mannke, direttore dell'Associazione degli insegnanti della Sassonia-Anhalt (Philologenverbandes Sachsen-Anhalt, PhVSA), è stato licenziato in seguito ai consigli da lui dati alle studentesse minorenni di evitare "avventure sessuali superficiali" con richiedenti asilo musulmani. Nella rivista trimestrale dell'associazione, Mannke ha scritto: "Un'orda di immigrati sta inondando la Germania. Molti cittadini sono confusi a riguardo. Non c'è dubbio che è nostro dovere umano aiutare la gente che si trova a dover affrontare un disagio esistenziale a causa della guerra e delle persecuzioni politiche. Ma è molto difficile distinguere queste persone da quelle che arrivano nel nostro paese per motivi prettamente economici o addirittura criminali... "Veniamo già a sapere da conoscenti che abitano in diversi luoghi delle molestie sessuali da loro subite nella vita quotidiana, soprattutto sui mezzi pubblici e nei supermercati. Come educatori responsabili, ci chiediamo: 'Come far capire alle ragazzine di 12-13 anni di non avere avventure sessuali superficiali con uomini musulmani spesso attraenti?'".
10 novembre. Gabriel Felbermayr, direttore del Centro di Economia internazionale (Ifo Zentrum für Außenwirtschaft), con sede a Monaco, ritiene che la crisi migratoria costerà ai contribuenti tedeschi 21,1 miliardi di euro solo quest'anno. "Questo include i costi per l'alloggio, il cibo, gli asili, le scuole, i corsi di lingua tedesca, la formazione e l'amministrazione", egli ha detto.
12 novembre. Parlando a una riunione dei socialdemocratici (SPD) a Berlino, il 12 novembre, il vicecancelliere tedesco Sigmar Gabriel ha affermato che la Germania dovrebbe far entrare "un grande contingente" di migranti per evitare che i trafficanti di esseri umani approfittino della crisi migratoria. "Nessuno dovrebbe morire nel raggiungere l'Europa, e questo deve essere il nostro obiettivo", egli ha detto. Secondo Gabriel, "Ciò che conta non è il numero di persone che giungono in Germania, ma la velocità con cui vi arrivano".
13 novembre. L'emittente televisiva tedesca N24 ha riportato che fino al 50 per cento dei richiedenti asilo che arrivano in Germania vive in clandestinità e le autorità tedesche non sono in grado di sapere dove essi siano. Presumibilmente, questo è quanto fanno i migranti economici e altri che cercano di evitare l'espulsione, se le domande di asilo vengono respinte.
13 novembre. In un'intervista all'emittente pubblica ZDF, la Merkel ha risposto così alle critiche sulla sua politica delle "porte aperte" in materia di immigrazione: "La cancelliera ha la situazione sotto controllo. Io ho la mia visione e mi batterò per essa".
17 novembre. Le autorità di Hannover hanno annullato una partita amichevole di calcio tra Germania e Olanda a 90 minuti dal fischio di inizio a causa di una "concreta" minaccia di attentati. Al match avrebbe dovuto assistere anche la cancelliera Merkel per mostrare sostegno alle vittime degli attacchi jihadisti di Parigi, in cui hanno perso la vita 130 persone e più di 350 sono rimaste gravemente ferite.
20 novembre. L'unione cristiano-sociale (Csu), il partner bavarese dell'Unione cristiano-democratica (Cdu) di Angela Merkel, ha chiesto che la Germania vieti l'uso del burqa negli spazi pubblici. 22 novembre. Holger Münch, il capo dell'Ufficio federale della polizia criminale (Bundeskriminalamt, BKA), ha ammesso che l'intelligence tedesca non dispone delle risorse umane necessarie per monitorare i più pericolosi islamisti del paese. "Considerato il numero di potenziali attentatori, noi dobbiamo dare priorità a questo", egli ha detto.
23 novembre. In un'intervista a Die Welt, Ahmad Mansour, un esperto arabo-israeliano di Islam che vive in Germania da oltre dieci anni, ha detto che il governo tedesco non sta facendo abbastanza per combattere l'islamismo. Mansour – che è stato membro dei Fratelli Musulmani per più di dieci anni fino a quando abbandonò l'islamismo alla fine degli anni Novanta – ha dichiarato che in Germania molti giovani musulmani "credono alle teorie del complotto, nutrono idee antisemite e non pensano in modo democratico". Per queste persone, "l'Islam è la loro unica identità". Mansour ha asserito che il governo tedesco "non ha un piano" per affrontare il problema dell'Islam estremista. Egli ha aggiunto che ciò dipende in gran parte dai "molto problematici" insegnanti islamici che stanno radicalizzando i giovani tedeschi. Rispondendo alla domanda sul motivo per cui i jihadisti non abbiano ancora perpetrato un grosso attacco terroristico in Germania, Mansour ha detto: "Finora, la Germania è stata fortunata".
29 novembre. Centinaia di migliaia di migranti provenienti dall'Afghanistan, dall'Iraq e dalla Siria ospitati in un sovraffollato centro di accoglienza per rifugiati nell'aeroporto in disuso di Tempelhof, a Berlino, si sono aggrediti a vicenda mentre erano in fila per il pranzo. Sono intervenuti più di 150 poliziotti per contenere la situazione. Un'altra maxi rissa è scoppiata nei sobborghi berlinesi di Kreuzberg e Spandau.
DICEMBRE 2015
1 dicembre. Nel land settentrionale tedesco dello Schleswig-Holstein, i salafiti distribuiscono materiale propagandistico contenente il messaggio: "Venite da noi. Vi mostreremo il Paradiso".
1 dicembre. A Francoforte, i funzionari comunali inviano squadre di polizia, traduttori e assistenti sociali nei centri di accoglienza per i rifugiati a mettere in guardia i richiedenti asilo dai pericoli del radicalismo islamico. Questi team istruiscono anche i migranti sul sistema giuridico tedesco nonché li educano in materia di libertà religiosa e parità di diritti tra uomini e donne.
3 dicembre. In un'intervista al quotidiano berlinese Der Tagesspiegel, Hans-Georg Maassen, direttore del Bundesamt für Verfassungsschutz(BfV), l'agenzia di intelligence interna della Germania, ha detto che il numero dei salafiti tedeschi è salito a 7.900. Nel 2014, essi erano 7.000; nel 2013, 5.500; nel 2012, 4.500 e nel 2011, erano 3.800. Anche se i salafiti costituiscono solo una piccola parte dei circa sei milioni di musulmani che vivono oggi in Germania, i funzionari dell'intelligence dicono che la maggior parte di coloro che sono attratti dall'ideologia salafita sono giovani musulmani impressionabili che sono disposti a compiere all'improvviso atti terroristici in nome dell'Islam.
3 dicembre. Un sondaggio del settimanale Stern ha rilevato che il 61 per cento dei tedeschi crede che i jihadisti attaccheranno il paese nel prossimo futuro. Il sondaggio mostra che il 58 per cento degli intervistati pensa che l'esercito tedesco dovrebbe attaccare lo Stato islamico, anche se il 63 per cento ritiene che questo porterebbe a una serie di ritorsioni sotto forma di attentati terroristici in Germania. Complessivamente, secondo quasi il 75 per cento dei tedeschi il governo dovrebbe fare di più per prevenire il terrorismo nel paese.
7 dicembre. Il ministro degli Interni tedesco ha rivelato che solo nel mese di novembre sono arrivati nel paese 206.101 migranti.
8 dicembre. La ministra bavarese delle politiche sociali Emilia Müller ha detto che il numero di migranti entrati in Germania nel 2015 ha ufficialmente superato il milione. "Abbiamo urgente bisogno di un limite massimo per il numero di migranti perché nel tempo la Germania non potrà continuare a sostenere l'onere di così tanti arrivi", ella ha asserito.
10 dicembre. Un tribunale di Wuppertal ha stabilito che gli islamisti che pattugliavano le strade della città in veste di "polizia della Sharia" non hanno infranto la legge e non saranno perseguiti. Nel settembre 2014, furono arrestati nove uomini che indossavano giacche arancioni fosforescenti con la scritta "Polizia della Sharia". La ronda intimava ai passanti di non frequentare bar, discoteche e casinò e distribuiva e affiggeva volantini in inglese in cui si diceva che quei quartieri erano "zona controllata dalla Sharia" in cui l'alcol, le droghe, il gioco d'azzardo, la musica, la pornografia e la prostituzione erano vietati. Il tribunale ha detto che gli uomini non avevano violato alcuna legge sulle uniformi e in materia di riunioni in luogo pubblico. I pubblici ministeri hanno fatto ricorso.
17 dicembre. La polizia di Stoccarda ha fatto irruzione in un centro culturale islamico e in una moschea, in seguito chiusi dalle autorità tedesche, perché sospettati di sostenere finanziariamente l'Isis, reclutandone anche i membri. Il ministro degli Interni del Baden-Württemberg, Reinhold Gall, ha detto che il centro culturale Mesdschid Sahabe era spesso frequentato da predicatori salafiti e da fondamentalisti islamici originari dei Balcani occidentali.
21 dicembre. Il quotidiano Die Welt, ha citato fonti della polizia che hanno rivelato che solo il 10 per cento del milione di migranti arrivati in Germania nel 2015 è stato sottoposto a controlli accurati.
28 dicembre. Le autorità comunali di Arnsberg hanno vietato petardi e i fuochi d'artificio a Capodanno nei pressi dei centri di accoglienza per rifugiati per evitare che il rumore potesse provocare stress post-traumatico tra i richiedenti asilo. "Coloro che provengono da una zona di guerra associano le esplosioni dovute ad armi da fuoco o bombe ai fuochi artificio", ha detto Christoph Söbbeler, un portavoce del consiglio comunale. "Questo potrebbe causare nuovi traumi alle persone colpite".
29 dicembre. Il quotidiano Die Welt, ha rivelato che nel 2016 la Germania spenderà almeno 17 miliardi di euro (18,3 miliardi di dollari) per affrontate la crisi dei migranti.
31 dicembre. La polizia di Monaco ha evacuato due stazioni ferroviarie e annullato i festeggiamenti per il Capodanno dopo che "un'agenzia di intelligence amica" aveva avvisato di un imminente attacco. Il ministro bavarese degli Interni Joachim Herrmann ha detto che le autorità hanno ricevuto informazioni che gli attentatori suicidi dell'Isis avrebbero potuto colpire la stazione centrale.
31 dicembre. Il canale televisivo pubblico ZDF ha tramesso il tradizionale discorso di fine anno alla nazione di Angela Merkel con i sottotitoli in arabo. La cancelliera ha ripetuto il suo mantra "Possiamo farcela", riferendosi alla sfida di integrare un milione di migranti che sono arrivati in Germania nel 2015. "È importante che non ci dividiamo né tra le generazioni o classi sociali, né tra chi è qui da molto tempo e chi è un nuovo cittadino", ella ha detto.
31 dicembre. Qualche ora dopo il discorso di fine anno della Merkel, migliaia di uomini di origine "araba o nordafricana" hanno molestato e aggredito sessualmente oltre un centinaio di donne tedesche, nel centro di Colonia. Aggressioni simili sono avvenute anche ad Amburgo e Stoccarda. Il capo della polizia di Colonia Wolfang Albers ha parlato di "crimini di una dimensione completamente nuova". Il sindaco di Colonia Henriette Reker, ha detto "non c'è la minima indicazione" che permetta di attribuire questi crimini ai richiedenti asilo. Piuttosto, ella ha incolpato le vittime per le aggressioni. "Bisogna comportarsi con saggezza non manifestando gioia esuberante nei confronti di tutti quelli che si incontrano e che vi sorridono. Tali gesti possono essere fraintesi." La Reker ha dichiarato che il suo ufficio avrebbe pubblicato delle linee guida – pare anche un codice di abbigliamento – che le donne e le ragazze tedesche dovrebbero seguire per evitare che in futuro si ripetano episodi analoghi.

di Soeren Kern (*) -16 gennaio 2016
fonte: http://www.opinione.it


Traduzione a cura di Angelita La Spada
(**) Nella foto a sinistra alcune delle centinaia di migliaia di migranti che sono arrivati a Monaco nel 2015. A destra, l'emittente televisiva pubblica tedesca Ard ha negato di aver trasmesso “propaganda anti-islamica” dopo che aveva mandato in onda un fotomontaggio di Angela Merkel con il viso incorniciato da un velo islamico

Nessun commento:

Posta un commento