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Non smettete mai di protestare; non smettete mai di dissentire, di porvi domande, di mettere in discussione l’autorità, i luoghi comuni, i dogmi. Non esiste la verità assoluta. Non smettete di pensare. Siate voci fuori dal coro. Un uomo che non dissente è un seme che non crescerà mai.

(Bertrand Russell)

09/01/16

Cinque adolescenti minacciati da nordafricani con una pistola: "Credete in Allah?"

Un gruppo di magrebini ha messo in scena una finta esecuzione, denunciati. La Lega Nord organizza una fiaccolata per domenica: "Vanno espulsi" 


isis
Minacciati con una pistola e costretti a professare la loro fede. Una scena simile a quelle, drammatiche, raccontate dai sopravvissuti agli attentati condotti dagli affiliati all'Isis in questi mesi. Una scena che stavolta, però, si svolge nel nostro Paese. E precisamente a Vignola, comune in provincia di Modena.
È lì che un gruppo di magrebini avrebbe organizzato una finta esecuzione terroristica minacciando con una pistola 5 adolescenti del posto e costringendoli a dire se credevano in Dio o in Allah. Il fatto è accaduto martedì scorso, i ragazzi non sono rimasti feriti, ma hanno raccontato tutto ai genitori che hanno sporto denuncia ai carabinieri.
 
 
Caso politico Da quello che si apprende si sarebbe trattato di un pessimo scherzo, ma la vicenda ha subito scatenato una polemica politica. La Lega Nord domenica alle 18 organizzerà una fiaccolata per le vie del paese. Si tratta di "fatti inaccettabili" sottolinea il promotore dell'iniziativa, ed esponente del Carroccio emiliano, Gianluca Vinci: "Non importa che la pistola fosse vera o finta, quel che disgusta, allarma e indigna è il gesto. Esprimo solidarietà ai ragazzi e alle loro famiglie. A Vignola, dove la Lega è in maggioranza, abbiamo già impedito l'apertura di una moschea e ora vogliamo bloccare anche quella di Castelfranco Emilia. L'Islam con la Lega non passa».
Ma il caso è approdato anche in Regione dove il capogruppo leghista Alan Fabbri e il collega di partito Stefano Bargi hanno parlato di un "atto gravissimo e allarmante", invocando "l'espulsione degli immigrati responsabili" e una "stretta anti-islam in tutta la Regione". "La reazione della Lega sarà fermissima, scenderemo in strada per dimostrare che la Lega non abbassa la testa - assicurano - fatti come questi non sono mai stati tollerabili e ancora meno oggi, che viviamo in un clima di tensione esasperante". Ma ad insorgere è anche Forza Italia con il consigliere regionale Enrico Aimi, che presenterà nelle prossime ore un'interrogazione in assemblea legislativa per chiedere alla giunta se sia a conoscenza di "tale grave episodio e quali urgenti e inderogabili provvedimenti intenda assumere". "Sarebbe ora che l'Emilia Romagna si dotasse di una legislazione seria - attaccaAimi - per evitare l'elargizione di fondi e servizi da parte delle amministrazioni in presenza di stranieri che, a qualsiasi titolo manifestino vicinanza al terrorismo di matrice islamica".
 
 
"Fare chiarezza" Il Pd di Vignola chiede di fare chiarezza a proposito dello strano episodio: "Si tratta di un episodio sconcertante, dai contorni non ancora ben definiti, sul quale occorre fare al più presto piena luce. Le minacce a cinque minorenni da parte di un gruppo di magrebinisono un fatto inedito per il vignolese, capace di produrre grande allarme sociale tra le famiglie e nell'intera comunità locale. Esprimiamo vicinanza ai ragazzi minacciati e alle loro famiglie. Queste sono terre nelle quali le comunità di stranieri sono bene integrate: episodi come questi rischiano di minare il clima di reciproca fiducia". 

Red. Cro. - 8 gennaio 2016
fonte: http://www.iltempo.it

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